Pomponesco, ieri la visita delvescovo alla RSA Mazzucchini

Persona umile, sincera e veramente alla mano il nostro Vescovo, che ha voluto anche lasciare un saluto sul cartellone di benvenuto che gli anziani avevano preparato per lui: sull’immagine stilizzata del vescovo ha disegnato occhi e bocca e poi ha lasciato la sua firma

Il Vescovo della Diocesi di Cremona, Mons. Antonio Napolioni, ha iniziato la sua visita pastorale dalla Casa di Riposo di Pomponesco.

 

Un onore che , a quanto pare, è stato reciproco in quanto, come detto personalmente dal prelato stesso, è stato un piacere cominciare il percorso con chi meglio rappresenta la comunità, gli anziani che ne fanno parte.

 

La Fondazione Mazzucchini, dal canto suo, ha espresso grande partecipazione; tutti gli ospiti sono stati portati nel salone principale per assistere alla Messa ed avere la benedizione del Monsignore, il quale, prima di cominciare, si è prodigato con una parola gentile oppure un saluto ad ogni anziano ed ha scambiato amorevolmente due chiacchiere con la nostra ultracentenaria Giacomina, che ne è stata molto lusingata.

La Messa è stata coinvolgente , in diverse occasioni Mons. Napolioni si è rivolto personalmente agli ospiti, persino chiedendo loro:” Per chi preghiamo per primi?” , domanda a cui , senza problemi, un’anziana ha risposto : “Per noi”. Suggerimento che il Vescovo ha seguito volentieri, rivolgendo una preghiera per tutti gli anziani, poi gli ammalati e i sofferenti, soprattutto chi vive in situazione di guerra.

Alla fine della Messa il prelato ha voluto fare un applauso ai presenti, il suo personale ringraziamento , che ha fatto commuovere diverse persone e ha fatto scendere anche qualche lacrima.

Persona umile, sincera e veramente alla mano il nostro Vescovo, che ha voluto anche lasciare un saluto sul cartellone di benvenuto che gli anziani avevano preparato per lui: sull’immagine stilizzata del vescovo ha disegnato occhi e bocca e poi ha lasciato la sua firma.

Questa visita è stata, oltre che un’esperienza religiosa, un momento di aggregazione unico e sincero che ha unito tutta la Fondazione con la sentita partecipazione , oltre che degli ospiti, degli operatori , del Presidente e del Consiglio di Amministrazione.

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